Da ottant’anni la ditta Dal Pont lavora il legno e arreda le case dei bellunesi.

“Era la fine degli anni Trenta – ricorda il figlio, Corrado, che attualmente porta avanti l’attività assieme alla sorella Alessandra – quando nostro padre Angelo diede inizio a questa storia. Nostro padre nacque in un ambito rurale e contadino, a Tisoi, da una famiglia molto modesta. Rimase orfano di madre a due anni e di padre a nove. Insomma, fin da piccolo dovette imparare ad arrangiarsi. Già a dieci anni si spostava in bicicletta per fare l’apprendista in una piccola bottega. È in quegli anni che nostro padre matura la convinzione che è necessario anche studiare. All’epoca, infatti, erano obbligatorie solo le scuole elementari. Lui, invece, sceglie di proseguire con le scuole serali, a Belluno, dopo il lavoro, ed arriva così a diplomarsi. In quanto apprendista, veniva pagato in segatura: così, quando andava a Belluno per studiare, portava la segatura con sé e la vendeva. In questo modo, con un viaggio, faceva due servizi”.

Terminate le scuole, Angelo Dal Pont aprì una piccola bottega a Bolzano Bellunese, che restò operativa per un paio d’anni.

“Fin da allora nostro padre ha capito che di lavoro ce n’era e si è trasferito a Mas, sulla direttrice tra Belluno e Agordo. Qui a Mas, infatti, erano già presenti diverse altre realtà commerciali e capì che, se c’erano attività imprenditoriali, ci sarebbe sempre stato bisogno anche di una falegnameria come la sua. Inizialmente si stabilì in un vecchio edificio assieme ad altri falegnami che credevano in lui. Poi si spostò nella sede in cui ci troviamo tuttora. In quegli anni entrò anche nell’amministrazione comunale. Come assessore alla pubblica istruzione, contribuì a fare in modo che vi fossero le scuole elementari a Mas ed il campo sportivo. Inoltre, ad inizio anni Ottanta, fu tra i fondatori della scuola del legno. E non è cosa da poco. Basti pensare che io, oggi, in falegnameria, ho assunto ed assumo soltanto ragazzi usciti da lì”.

Corrado è grande conoscitore e amante del legno, in tutti i suoi aspetti.

“Di solito la gente si vanta per avere il vino in cantina. Io in cantina non ho del buon vino, ma ho del buon legno. Utilizziamo soprattutto legni nostrani, ma anche il cedro e la sequoia che originariamente non lo sarebbero. Cento e più anni fa, però, andavano di moda nelle grandi ville nobiliari. Così ne sono stati piantati molti ed ora queste piante secolari sono diventate molto grandi. Ma, anche a seguito di Vaia, alcune di queste sono state abbattute. Sono piante con una sezione del tronco molto grossa. In alcuni casi, questi tronchi li ho fatti segare e ora li essicco come si faceva una volta, con il metodo dell’essiccazione naturale che pochissimi, ormai, utilizzano. È certamente meno vantaggioso dal punto di vista economico e richiede molto più tempo, ma la soddisfazione ed il risultato non sono paragonabili ad altri metodi. Quando vengo a sapere che vi sono determinate piante, vado ad approvvigionarmele. L’essiccazione naturale? E chi è che investe più, oggi? Bisogna avere posto, tempo, modo, per lo stoccaggio. Ma i risultati sono strepitosi”.

Le richieste ricevute negli anni dai clienti sono state delle più fantasiose.

“Ci è capitato di arredare una casa privata interamente con un unico tipo di legno: pavimenti, soffitti, cucina, camere. All’estremo opposto, ora stiamo arredando completamente una casa utilizzando ben venticinque legni diversi: ogni oggetto è realizzato con un materiale diverso da tutti gli altri. Non pensavo nemmeno, sinceramente, di avere venticinque tipi di legno diversi”.

Ogni lavoro, per Corrado Dal Pont e la sua squadra, è un’opera unica.

“I lavori che ho realizzato me li ricordo tutti. In ognuno ci metto l’anima, la passione. Ogni volta, cerco di metterci qualcosa di mio, di personale. E così fanno anche i miei dipendenti. Collaboriamo con tanti studi di architettura di Belluno e non solo che spesso richiedono di utilizzare dei legni particolari. Già io sono molto meticoloso di mio. L’architetto che regolarmente collabora con noi lo è ancor di più. Siamo sempre attenti ad ogni dettagli, ad ogni spigolo, ad ogni incastro. Ma spesso cerchiamo anche di sperimentare cose nuove. Per esempio, il più delle volte, anziché levigare il legno, lo spazzoliamo: anche quel legno che magari, di essere spazzolato, non sembrerebbe averne alcuna voglia… Riusciamo così a realizzare dei lavori molto belli. E sempre con un occhio alla tecnologia. Non bastano un bel legno o una bella lavorazione per ottenere un bel risultato. Ci vogliono tutti insieme questi elementi, e devono essere in armonia”.

Dal 1993, Alessandra e Corrado hanno creato una società e negli anni la loro attività si è ampliata con uno spazio espositivo che si sviluppa su ben tre piani.

“Io sono in produzione il 90% del tempo, mentre a mia sorella spetta il compito di capire le esigenze dei clienti. Cerchiamo di seguirli dall’inizio alla fine: prima viene fatto uno schizzo, poi un disegno a mano, quindi un disegno al computer, infine uno tridimensionale. I mobili devono durare una vita, l’ho sempre pensato. Poi abbiamo iniziato a realizzare anche arredamenti per chiese. E allora mi sono convinto che i mobili devono durare… per l’eternità! Che prospettive abbiamo? Sicuramente quella di evolverci entrando in un mercato ancora più grande e spaziando anche in altri Stati”.

Dal Pont Arreda
Via Dolomiti 34, – Sedico (BL)
tel. 0437 847474

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dalpontarreda.com

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