Una storia nelle Dolomiti scritta nel legno: “ArtsBallis “.

Agordo, le Dolomiti, Internet e il commercio on-line con i corsi a distanza per insegnare l’Arte della sua scultura lignea. Un’opportunità grandiosa a patto di saperli utilizzare consapevolmente in condivisione. Per Paolo e André Ballis di “Artsballis” fini conoscitori del mondo artistico: (hanno avuto per maestri) rispettivamente Mauro Corona e Gianni Aricò, il futuro è adesso e comprende la manualità e ora, soprattutto il mondo del digitale. La loro storia, quella dello studio-laboratorio-bottega è tutta da raccontare e inizia in un mondo in cui il digitale era qualche cosa di inimmaginabile. La mia famiglia è di origine “Ladine “di Rocca Pietore, racconta Paolo, il papà faceva il fornaio e modellava la pasta di pane in figure di animali, figure antropomorfe, trecce per i “bozolèi” che poi cuoceva  nel forno e prendevano un magico colore….Sono nato asmatico, avevo la passione del traforo su legno come il nonno e il babbo i quali scolpivano anche maschere per il  carnevale della nostra tradizione ladina dei “Cajutes da Rocia“. Nel contempo la mamma mi insegnava a disegnare, così soffrivo meno nel non poter uscire di casa con i miei amici a giocare con la neve e sciare (mia grande passione) nonostante questo diventai ugualmente “maestro di sci”. Così un mio collega Leo Mussner, “maestro scultore“ di Selva Val Gardena, mi avviò alla scultura dopo che intravide questa mia grande passione nel frequentare il suo studio dove “el zipléva “el legn de “cirum“ e con mio grande stupore estraeva da questo legno profumato la sua vera anima nascosta. Sia l’inverno che in estate continuavo a svolgere l’attività di maestro di sci in Marmolada dove un amico originario di Erto mi disse che conosceva uno scultore del suo paese e me lo presentò: era Mauro Corona.

Quale è stato il suo rapporto con Corona?
All’epoca Corona allestiva mostre di scultura lignea e mi accolse nel suo studio per diventare il suo allievo. Nel periodo primaverile e autunnale frequentavo il suo studio quotidianamente per quattro anni. In seguito Mauro Corona mi fece allestire la mia prima mostra personale alla “Sala de Luca“ in Borgo Prà a Belluno. Gli anni a seguire ho esposto le mie opere in varie città Padova, Treviso, Venezia, Milano etc…Dopo dieci anni di esposizioni nel 1998 Paolo ha aperto un suo laboratorio-esposizione nel centro storico di Agordo e per 26 anni ha lavorato a diretto contatto col pubblico che passava dinanzi alla sua vetrina, in collaborazione con Nives, sua moglie, esperta nell’intaglio artistico per l’arredo. Nel frattempo André cresceva. Frequenta il liceo artistico di Belluno, successivamente ha completato il corso all’Accademia di Belle Arti in Venezia e dopo ha conseguito anche la laurea “magistralis“ in Architettura allo I.U.A.V. Ed ora, oltre che a creare, insegna. Ho aperto la partita IVA nel 2000, studiavo ancora all’Accademia, racconta André e andavo a bottega dallo scultore Gianni Aricò in Venezia. Oltre al legno, lavoravo il vetro, il marmo, il bronzo. Con Aricò ho potuto frequentare le “officine” del vetro di Murano, del bronzo in Verona, eseguito opere a  Medjugorje, per l’autorità portuale di Venezia e allestito mostre in varie parti d’Italia. Ho imparato tantissimo, perché era un vero e proprio “stage-tirocinio” fra l’altro retribuito, nel quale ho approfondito il “mestiere” dal pulire la bottega a curare l’allestimento di sue mostre, alla compilazione delle rassegne stampa ai cataloghi, così per sette anni. Poi, sull’onda di questa esperienza ho deciso di laurearmi in Architettura specializzandomi in soluzioni Artistiche d’Arredo Architettonico. Ho eseguito opere per la chiesa dell’Università Salesiana alla Gazzera in Mestre, per la chiesa di Lusia e Frassinelle in provincia di Rovigo, poi per l’Associazione Nazionale Alpini ho eseguito un grande monumento posto nella caserma del 7° Alpini a Belluno a  ricordo degli Alpini deceduti in missione in Afghanistan, un altro in Sicilia, poi molte altre  committenze per privati anche all’estero.

Com’è cambiato il modo di lavorare, di proporsi nel raggiungere il pubblico interessato?
Un tempo, ricordano, l’unica vetrina erano le nostre esposizioni presso le gallerie d’Arte ed erano riservate per un pubblico di nicchia piccolo, riservato a pochi intenditori. Ora con la vetrine virtuali, offerta da Internet, ci permettono di mettere bene in vista la nostra manualità artistico-creativa e di avere visibilità immediata in tutto il mondo.

Il futuro – odierno – quale è?
La scultura lignea fa parte della nostra tradizione secolare “Ladina“ a prescindere dalle altre valli confinanti. Ho cominciato, continua Paolo, dal figurativo, scolpivo figure “classiche”, è ovvio, quello è il punto di partenza. Non si può cominciare con l’astrazione che si raggiunge in un secondo momento. Il figurativo è importante perché insegna il “mestiere” devi saper fare, poi se si ha fantasia si elabora….l’astrazione viene in un secondo momento. Il corpo umano lo devi conoscere, devi entrare in possesso dell’anatomia perché anche se la scultura è astratta questa è sempre a misura “d’uomo“ il senso dell’armonia  e della composizione è fondamentale, bisogna lavorare finché non si trovano i giusti volumi, fino a raggiungere l’armonia “della-nella” composizione artistica finale. Dalle sculture classiche sono passato alle figure sempre più stilizzate, dal legno di cirmolo tenero e profumato sono passato a lavorare il nostro larice montano ricco di colore, il frassino, il pero, il melo, il ciliegio, il maggiociondolo o “diégol” in ladino, chiamato ebano nostrano, anche l’abete vecchio bruciato dal sole dalle intemperie, impregnato di storia….di questo mi sono innamorato. Ora con lo studio e il “mestiere” acquisito negli anni progetto e realizzo con André, grandi pannelli per intere pareti, arredi artistici per interni, portali e sculture abbinando al fascino cromatico che emanano questi nostri legni nostrani dolomitici, questo per rendere tutto nuovo e vivo il legno avuto con l’eredità che abbiamo ricevuto in dono. Tutto questo nel nostro nuovo “Atelier Artsballis” che si trova presso la casa della nostra abitazione ad Agordo dove Nives ora gestisce il b&b Sòl Fiorì. “A zarevéde, e sani sémper, granmarceé. “André Paolo & Nives di “ArtsBallis”.

Arts Ballis
Via Campo dei Fiori, 11 – Agordo (BL)
tel. 389 5983258 – 366 1331661

andreballis@gmail.com
paolo.ballis@gmail.com

sculturelegno.it

Alla scoperta della lavorazione del legno

Una rete di aziende per la valorizzazione delle attività legate alla lavorazione del legno.