I quarant’anni della falegnameria Dolomiti festeggiati nel 2019 sono “soltanto” l’ultimo tratto di strada percorsa da una famiglia, quella dei Bertagno, che da quasi un secolo lavora il legno con sapienza ottenendo commesse e apprezzamenti in tutta la provincia. Nella sua falegnameria a Col di Cugnan, Luciano Bertagno – che tutt’oggi, anche se da poco in pensione, continua ad essere l’anima della Falegnameria Dolomiti – ricorda con orgoglio la storia della sua famiglia. Dal bisnonno Luigi, nato nel 1870, che nel 1914 (oppure agli inizi del novecento) partì per l’America…

“Da allora non si ebbero più sue notizie, eppure a mia bisnonna i suoi soldi continuavano ad arrivare regolarmente. Non sappiamo che lavoro trovò lì, fatto sta che con quei soldi, nel 1935, mio nonno, Francesco Alfredo, classe 1903, costruì un piccolo laboratorio: la parte più vecchia della nostra falegnameria. Per imparare a fare il falegname, si era recato in una cooperativa a Paiane”.

Intanto nacquero i figli di Francesco Alfredo: Giovanni (1930), Luigina (1932), Luigi (1936), Sandro (1938), Eros (1944), Elena (1948) e Ildo (1951). Alcuni di loro iniziarono a lavorare col padre, fra i quali Giovanni il padre di Luciano Bertagno.

“Negli anni ’50 la falegnameria fu ampliata e sopra di essa fu costruito un appartamento. È lì che sono nato e cresciuto. Alcuni fratelli e anche Giovanni, lasciarono la falegnameria di mio nonno, che continuò affiancato da Eros. Mio padre iniziò a fare il carpentiere ed il montatore per conto suo. Poi, nel 1969, venne assunto come capo in una falegnameria di Fortogna”.

E lei quando comincia a cimentarsi con pialla e scalpelli?
“È proprio lì che vengo preso da mio padre come apprendista per l’estate, l’8 luglio 1971, quando ancora frequentavo l’istituto professionale di Longarone come meccanico generico. Tre anni più tardi, nel 1974, mio padre mi assume in falegnameria. Un imprenditore che veniva da noi per realizzare le finestre ci chiese di metterci per conto nostro: lui avrebbe messo i soldi per comprare gli strumenti e noi avremmo messo il nostro lavoro. Così il 5 settembre 1979 nacque la Falegnameria Dolomiti di Bertagno & C. snc. Ci siamo spostati a Castellavazzo, prendendo in affitto un capannone vuoto e chiudendolo opportunamente con serramenti fatti da noi. Abbiamo iniziato a lavorare per un’importante ditta di arredo urbano di Ponte Nelle Alpi ed abbiamo avuto una serie di commesse dal Comune di Longarone: dalle panchine del palasport ai lavori nella sede della Forestale”

All’inizio del nuovo millennio, la falegnameria si è ampliata (2003). Nel 2012, alla morte del padre, la falegnameria è stata trasformata in una sas, “Bertagno Luciano”. Nel 2014 la figlia, Luana, è stata assunta come apprendista, mentre nel 2019 è entrata a tutti gli effetti in società. Già dal 2015, invece, a Ponte nelle Alpi, è stato aperto uno studio di progettazione che permette di assecondare ancor più da vicino le esigenze dei clienti. Proprio nel 2019, intanto, Confartigianato ha premiato Bertagno e la sua ditta per i quarant’anni di attività. Nello showroom di viale Roma a Ponte nelle Alpi, poi, Bertagno (arredamenti moderni e di montagna) garantisce ai suoi clienti progettazione chiavi in mano e disegni in 3D, ed offre, oltre ai prodotti della propria falegnameria, anche mobili di serie e componenti d’arredo.
Ma quella della famiglia Bertagno non è soltanto una storia di grande lavoro, sudore e sacrificio. È anche la storia di abili conoscitori del legno ed artisti visionari.

“Mio nonno inventò la prima macchina da caffè munita di timer. In pratica, quando ci si alzava la mattina, si trovava il caffè già pronto. Fu lì lì per brevettarla, negli anni Quaranta. Poi, evidentemente, mancarono i soldi per completare il processo. Ma anche mio papà Giovanni era un artista. All’età di 75 anni si era comprato un tornio e si metteva in un angolo della falegnameria a realizzare lavoretti. Gli è sempre piaciuto lavorare con lo scalpello e realizzare cornici ed altri oggetti ornamentali”.

Ma di cosa si occupa, oggi, Bertagno?
Principalmente di arredamenti, in stile moderno, di montagna e in legno vecchio. Ma da sempre realizziamo anche porte, finestre, scale portanti e arredo urbano. Collaboriamo con vari studi di architettura, con il supporto dei quali abbiamo arredato abitazioni in varie località turistiche delle Dolomiti.

Cosa caratterizza il vostro lavoro?
La cura artigianale nelle opere che realizziamo. “Attualmente abbiamo cinque operai di cui quattro qualificati alla scuola del legno; ognuno fa il suo lavoro, ma sempre aiutandosi gli uni con gli altri. Come in una famiglia. Lavoriamo soprattutto per committenti della provincia di Belluno, grazie al passaparola e al buon nome che ci siamo saputi costruire nel tempo”.

In passato abbiamo anche realizzato arredi per importanti ville a Cortina di illustri industriali.

Falegnameria Dolomiti
Viale Roma, 87/B – Ponte Nelle Alpi (BL)
tel. 0437 900428

fal.dolomiti@virgilio.it
falegnameriadolomiti.it

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