“Due di uguali? In quarantacinque anni, penso di non averne mai fatte”. Nel suo showroom da 350 metri quadrati, Ariano Da Rold cammina con la moglie Marilla Menegaz attraversando le cucine realizzate artigianalmente nella sua falegnameria al piano seminterrato. Visto dalla strada, il salone espositivo di Da Rold, nel cuore di Trichiana, in comune di Borgo Valbelluna, sembra piuttosto piccolo. Ma, una volta all’interno del negozio, il cliente scopre uno spazio espositivo sviluppato in profondità che racconta di una storia di tradizione e di rinnovamento. Una storia iniziata nel 1946 quando il padre di Ariano, tornato dalla guerra, aprì una piccola falegnameria a Trichiana. Poi fu la volta di un piccolo negozio. Nel 1985, quando andò in pensione, fu il figlio a prendere in mano l’attività, assieme alla moglie Marilla.

“Rispetto agli anni Ottanta è cambiato il mondo. La domanda non è più la stessa. Ma abbiamo saputo ridimensionarci. Unico modo per continuare. Di come vanno le cose non ci lamentiamo. Ciò che ci gratifica di più è il buon nome che ci siamo fatti negli anni. Un tempo ci occupavamo anche di arredi per bar, negozi, gelaterie. Poi abbiamo scelto di concentrarci sui locali della casa. Dalla cucina alla sala, dalla camera da letto al bagno. Sì, anche il bagno. Anzi, i bagni arredati in legno sono i più belli. E sono assolutamente resistenti, altroché se lo sono”.

Da Rold ama combinare sensibilità diverse, come la lavorazione del legno vecchio (da trattare come un mobile restaurato) spesso combinata con stili più moderni. Ariano e Marilla, ad esempio, non disdegnano lo stile country, che affiora in alcune delle loro cucine, combinandosi spesso con sofisticati accorgimenti tecnologici che fanno delle sue creazioni dei binomi inscindibili di antico e moderno.

“Lavoriamo con il passaparola. Abbiamo sempre voluto mantenere questo ambiente familiare e artigianale. Il cliente deve sentirsi coccolato e seguito. Abbiamo scelto una nicchia, cercando di differenziarci dagli altri, puntando ad esempio sul country, sulla cucina del genere provenzale”.

Ariano Da Rold ha frequentato per quattro anni l’accademia di arredamento, pittura, scultura e design a Padova. Anche oggi continua a disegnare a mano i suoi mobili. Il progetto finale, però, viene realizzato con la progettazione a computer, che consente di far apprezzare al cliente il risultato finale.

“Le cucine sono rimaste il nostro cavallo di battaglia. Anche perché la cucina è un po’ il cuore della casa. Anzi, dopo i mesi di lockdown, molti probabilmente hanno riscoperto l’importanza e la centralità di quella stanza, tant’è che si sono rivolti a noi per rinnovarne l’arredamento”.

Da Rold è anche un abilissimo restauratore.

“Mi è capitato di restaurare delle sedie dell’epoca di Napoleone, un angolare del Settecento, una camera interamente in radica e delle cassapanche risalenti alla prima metà dell’Ottocento. Cose ‘normali’, raramente ne facciamo, a dirla tutta. Ogni volta dobbiamo studiare la soluzione più adeguata per rispondere alle richieste che ci arrivano. Quando devi lavorare con il legno vecchio devi sbizzarrirti: si svernicia, si smonta, lo si tratta per i tarli. Nessun pezzo è mai uguale ad un altro”.

Il gusto per l’antico appartiene anche ai più giovani, che spesso amano combinarlo con elementi di modernità. I legni utilizzati da Ariano Da Rold sono soprattutto il larice, l’abete, il noce nazionale, il rovere (specialmente in cucina) e il ciliegio.

“Una delle difficoltà maggiori è capire il budget a disposizione del cliente – spiega la moglie, Marilla – perché devi renderti conto di quanto può e vuole spendere per proporgli il prodotto che meglio soddisfi le sue esigenze. Gli arredamenti che esponiamo, come diciamo sempre, sono solo esempi. Il risultato finale è frutto del dialogo con il cliente”.

Negli ultimi anni il mercato ha accusato una contrazione piuttosto marcata e sono cambiati non soltanto i volumi delle vendite, ma anche il modo di lavorare.

“Negli anni Ottanta e Novanta avevo lavori previsti e ordinati anche da lì a due anni. Adesso una cosa del genere è impensabile. Lavoravamo tanto anche sul ricambio dell’arredamento. Dopo venti o trent’anni, una cucina veniva sostituita. Negli ultimi tempi, invece, le famiglie tendono a mettere da parte qualche soldino per i figli, ad esempio”.

Ariano e Marilla non disdegnano le collaborazioni con altri artigiani della zona.

“Tante volte, ad esempio, ci appoggiamo a decoratori esterni. Noi, gli altri artigiani li chiamiamo colleghi. Qualcuno, magari, li vede come concorrenti. Per noi sono amici falegnami. Siamo tutti sulla stessa barca. Quanto a noi, la cosa più bella è sentire che la gente associa il nostro nome alla serietà con cui lavoriamo e alla qualità dei nostri prodotti artigianali”.

Da Rold Ariano
Via A.Palman, 38 – Trichiana – Borgo Valbelluna (BL)
tel. 0437 658880

arianodr@gmail.com
www.arredamentidaroldariano.it

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